E’ una località montana del comune di Spezzano della Sila (CS).
Camigliatello Silano è situato a 1.300 metri di altitudine. Dispone di un moderno impianto di risalita e di due piste da sci(1 blu e 1 rossa), ed è una delle località silane a maggiore vocazione turistica, durante tutte le stagioni e soprattutto d'inverno.
A Camigliatello si trova la chiesa dei Santi Roberto e Biagio.
Il principale nucleo urbano del villaggio si trova all'interno del Parco Nazionale della Sila, dove tutto l'anno si possono ammirare gli animali presenti e fare passeggiate nei percorsi dei boschi silani, mentre numerose altre piccole frazioni sviluppatesi lungo la strada che dal villaggio porta al Lago Cecita, facenti tutte parte del complesso turistico di Camigliatello, sono al di fuori dei confini del Parco.
Il bosco che circonda Camigliatello è molto vario e soprattutto molto bello: tra i 1100 e i 1300 metri i pini larici hanno la dominanza. Questa pianta va ad unirsi, intorno ai 1350 metri, al faggio. A 1500 metri la faggeta è quasi pura, accompagnata solo dalla presenza di qualche abete bianco e da pini larici.
Il clima di questa zona è tipicamente montano: gli inverni sono lunghi e rigidi, sufficientemente nevosi dai 1000 ai 1300 metri e più persistenti (manto nevoso presente da dicembre ad aprile) al di sopra dei 1400 metri. In alcuni anni in tali zone è possibile superare i 2 metri di neve al suolo. Le temperature sono rigide: la media di gennaio è di circa 0 °C, con punte minime fino ad oltre -15 °C durante ondate di gelo eccezionali. L'estate è fresca con soliti temporali di breve durata durante le ore pomeridiane.
Camigliatello è un paradiso per l'escursionismo. Tanti sono i sentieri che si inerpicano tra i rilievi boscosi che circondano il paese. Alcuni di questi sono segnati dalCAI. Tra i percorsi più belli vanno segnalati:
• Da Camigliatello (Tasso) a Monte Curcio
• Da Camigliatello (Tasso) a Valico di Monte Scuro
• Sentiero n.3 del Tasso
• Da Croce di Magara a Macchia Fraga e Timpone della Carcara
• Da Fallistro a Macchiasacra e Monte Curcio
• Da Croce di Magara alle casere Spirito Santo
• Anello del Monte Spirito Santo da Fallistro
• (Sentiero dei pionieri) Da Camigliatello (Farmacia) a Sella Jordanello per il Vallone Sette Acque
Sentieri che in inverno si trasformano in piste per lo sci di fondo e le ciaspole.
n autunno si svolge la popolare sagra del fungo, uno dei più prelibati alimenti della tradizione silana. La manifestazione dura tre giorni, durante la quale si possono assaggiare varie specialità a base di funghi, e prodotti tipici della Calabria, allietati da spettacoli folkloristici.
Antichissime testimonianze, sulle rive del lago Cecita, risalgono all'Homo erectus (Paleolitico inferiore) e all'uomo di Neandertal (Paleolitico medio). Tra la fine del neolitico e l'inizio dell'età del rame (3800-3300 a.C.), tutta la Sila venne occupata da insediamenti di agricoltori e pescatori che sfruttavano le antiche conche lacustri (Arvo e Cecita) con un particolare metodo di pesca con la rete. Ulteriori testimonianze risalgono all'antica età del bronzo (Ampollino e Cecita). L'insediamento preistorico di Piana di Cecita è stato estesamente indagato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria negli anni 2004-2008 con ricognizioni di superficie e scavo di ampi settori. Purtroppo esso risulta essere stato danneggiato da attività di scavo non autorizzate che hanno cancellato oltre 3000 metri quadrati di superficie archeologica (indagini a cura del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale - Nucleo di Cosenza). Fortunatamente migliaia di reperti (vasi, strumenti in selce ed ossidiana, asce di pietra) sono stati sequestrati a cura dei Carabinieri e, su disposizione della Magistratura, dissequestrati in favore dello Stato e consegnati alla Soprintendenza archeologica. Il più importante insediamento di età greca (VI-III secolo a.C.), in Sila, è costituito dall'area sacra scoperta - a breve distanza da Camigliatello Silano - nel lago Cecita ad opera della Soprintendenza archeologica. Altri scavi archeologici hanno messo in luce un importante insediamento di età romana con un grande edificio dedicato all'estrazione e lavorazione della pece, attivo tra il III secolo a.C. ed il III secolo d.C.